mercoledì 1 febbraio 2012

Una donna come tante


Sono trascorsi diversi anni da quando ho cominciato a scrivere questo racconto, talmente tanti da non ricordare più se alcune riflessioni siano frutto del mio pensiero oppure di quello della scrittrice Oriana Fallaci, la donna che è stata per me il massimo punto d’arrivo in ogni senso, che ha saputo affrontare con coraggio e senza mezze misure qualsiasi argomento nella sua carriera letteraria e di giornalista, senza scendere mai a compromessi.
Ho riletto Lettera ad un bambino mai nato, nonostante ogni volta mi faccia sempre lo stesso effetto, nonostante m’ero ripromessa di non aprirlo più e di lasciarlo sul ripiano più alto della mia libreria, come se fosse un pezzo di vita vissuta che fa ancora troppo male per essere riaperto.
La storia narra le vicende di una donna come tante del Sud Italia. Attraverso le espressioni e le idee tratte dal libro di Oriana Fallaci, la protagonista immagina di avere un dialogo con la scrittrice, o meglio è una sorta di monologo, che accompagna il suo difficile cammino e che si intreccia a frequenti dubbi, incertezze, esperienze comuni, riflessioni e pensieri che si susseguono nella sua vita.
La morte di un bambino mai nato e quella del piccolo Andrea si attorcigliano ad avvilenti realtà del Sud Italia dove la donna deve combattere due volte più dell’uomo... per ritrovarsi ugualmente al punto di partenza, continuando ad essere vittima di preconcetti e opinioni spesso incalliti da pregiudizi.



link sul web

http://www.espressionelibera.it/notizie/item/272-una-donna-come-tante.html

http://www.brundisium.net/notizienew/shownotiziaonline.asp?id=36635

http://www.csvbrindisi.it/risorse/news_dett.php?id=586





Nessun commento:

Posta un commento